| Secondo il protocollo di Kyoto adottato durante la terza Conferenza delle Parti, svoltasi dal 1 al 10 dicembre 1997, le emissioni di gas serra dovrebbero essere stabilizzate sui valori del 1990. Durante il luglio 1998 l'industria automobilistica europea che, ovviamente, gioca un ruolo centrale sul controllo delle emissioni di gas serra, ha raggiunto un accordo in cui si prevede che le industrie automobilistiche europee si adoperino per abbassare del 25% l'emissione di CO2 nell'atmosfera entro il 2008. Oggi le emissioni di CO2 dovute alle autovetture europee sono pari a 186 g/Km: la riduzione da conseguire è, quindi, di 46 g/km. I mezzi per raggiungere questo obiettivo sono molteplici, come molteplici sono le tecnologie sulle quali intervenire: la rettifica degli attuali processi di produzione, a partire dai materiali impiegati fino ai modi di lavorazione, risulta di primaria importanza. Prendendo atto dell'impegno assunto dall'industria automobilistica europea, la Goodyear ha prodotto un nuovo tipo di copertone che usa come materiale di base un biopolimero ricavato dall'amido di mais. Il biopolimero viene utilizzato come filler nella costruzione del copertone. Dal mais viene estratto l'amido, che viene poi sottoposto ad un trattamento termomeccanico attraverso il quale si ottiene la configurazione 'a goccia'. Le 'gocce' vengono poi trattate con un agente di natura idrofila che crea la struttura complessa necessaria a livello dell'interfaccia della gomma. Il nuovo filler biopolimerico, sottoposto a numerosi test, ha dimostrato di poter competere con un filler tradizionale, anzi le sue qualità visco-elastiche permettono performance superiori a quelle del filler tradizionale: la resistenza al rotolamento di un copertone costruito con filler biopolimerico è infatti minore e ciò determina un minor consumo di carburante e una riduzione del rumore prodotto; offre inoltre prestazioni superiori sul bagnato. Un altro fattore che entra a giocare un ruolo importante nella riduzione dell'emissione di CO2 è il minor peso di un pneumatico biopolimerico. L'inquinamento atmosferico da anidride carbonica con il nuovo filler viene quindi ridotto sia grazie al minor consumo di carburante sia alla minor produzione di gas in fase di smaltimento. Secondo i risultati dei test Goodyear, sostituendo il 50% della silice e nerofumo attualmente impiegati, con filler biopolimerico si otterrebbe una diminuzione delle emissioni di CO2 di 10 g/km cioè quasi un quarto della diminuzione da perseguire. Tabella 1. Effetto della sostituzione del 20% di nerofumo o silice con filler biopolimerico nel battistrada - 0,150 g/km | Riduzione dovuta all'utilizzo di composti derivati dall'amido e dalla parziale sostituzione di fonti non rinnovabili | - 0,025 g/km | Riduzione dovuta alla diminuzione del peso del pneumatico | - 3,350 g/km | Riduzione dovuta al decremento della resistenza al rotolamento | - 3, 525 g/km | Totale riduzione | Tabella 2. Effetto della sostituzione del 50% di tutte le componenti del copertone - 0, 350 g/km | Riduzione dovuta all'utilizzo di composti derivati dall'amido e dalla parziale sostituzione di fonti non rinnovabili | - 0,250 g/km | Riduzione dovuta alla diminuzione del peso del pneumatico | - 8,920 g/km | Riduzione dovuta al decremento della resistenza al rotolamento | - 9,520 g/km | Totale riduzione | Amos Francalacci | |